venerdì 27 aprile 2012

Intervista a Paolo Marengo di professione Vignettista e illustratore


Ci fai una breve presentazione di te.

Sono nato nel 1963 ad Ivrea (TO). Sono vignettista/illustratore professionista dal 1987, anno della mia prima pubblicazione. Ho collaborato in questi venticinque anni con testate locali e nazionali, tra le quali “Il Giornale”, “Tuttosport”, “La Sentinella del Canavese”, “Il Corriere del Giorno”, “Cronacaqui”, “Yahoo Italia, “Localport” , “Paravia/Mondadori” ecc.
Dal 2004 espongo permanentemente presso il Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi.
Ho pubblicato diversi libri tra i quali due romanzi ( “Adesso era tutto come prima” nel 2006 e “La regola dei salici” a quattro mani con Alessandra D’Agostino, nel 2010) e una raccolta ventennale di vignette (“Senza battute d’arresto” nel 2007).
E poi…odio invecchiare.


Com’è nata la passione per le vignette e e per le illustrazioni ?

Sono cresciuto in una famiglia di fotocompositori , linotipisti e grafici, appassionandomi fin da piccolo agli albi di Asterix, per poi passare a quelli più popolari quali Mister no, Ken Parker, Il Comandante Mark e Alan Ford. Poi sono passato alle strip, leggendo tutto quello che aveva pubblicato Bonvicini, in arte Bonvi. La passione per le vignette nasce guardando il primo Forattini di Paese Sera e Repubblica, Vincino su Lotta Continua e Giuliano su Il Male.

Come vedi il lavoro dell'illustratore o vignettista nel panorama italiano?

Lo vedo sempre più marginale e sempre più pret a porter . Viaggiando su internet, nei vari blog o su facebook, si trova una schiera innumerevole di illustratori e vignettisti con delle grandissime qualità tecniche e anche grafiche. Manca purtroppo la parte più importante e cioè la battuta.
Purtroppo difficilmente riesco a ridere delle vignette che vedo in rete…le trovo troppo banali e scontate.

Qual è la casa editrice che ti ha dato più soddisfazione?

La Paravia/Bruno Mondatori, con la quale ho pubblicato tre volumi del primo ciclo scolastico, illustrando e partecipando anche alla definizione della veste grafica del progetto. Molta soddisfazione anche dalla casa editrice Localport con la quale ho realizzato la raccolta ventennale di mie vignette.
Chi è l'illustratore  o vignettista che stimi e ammiri ?

Ho un debole per Altan, in tutte le sue forme artistiche, sia come vignettista che come illustratore per bambini ,che come fumettista. Penso però che attualmente il più efficace e il più “bravo” sia Giannelli del Corriere della sera. Lo sarebbe anche Vauro se non fosse troppo schierato.
Molto brava è sicuramente Elle Kappa, soprattutto per quanto riguarda i testi (…quella capacità di far ridere , giocando sui paradossi, che a molti manca).

Qual è la vignetta o lavoro illustrativo che hai realizzato e che ti ha dato più soddisfazione?

Molti sostengono sia una vignetta che ho pubblicato nel 2005 in cui viene raffigurato il capoccione di Silvio Berlusconi con sopra degli operai intenti ad impiantargli dei capelli sintetici…il titolo “ La ri-crescita del Pil”. Io però sono molto affezionato a quelle realizzate con Tuttosport, quando commentavo le varie tappe dei Giri d’Italia e del Tour de France.
Quello era un progetto tutto mio…ed era stata una grande soddisfazione tornare sulle colonne del quotidiano di sport torinese, dopo quasi cinquant’anni dall’ultimo vignettista che era stato Carlin.

Cosa consigli a chi vuole fare il disegnatore?

Di partire dai contenuti e non limitarsi alla perfezione del disegno, magari utilizzando troppi effetti speciali. Il Vignettista deve far ridere, anche se il disegno non è eccezionale. Dopodiché partire dai giornali locali, dove il commentare le notizie di cronaca è molto più difficile che farlo con quelle di politica o di attualità nazionale. Non dimenticatevi mai però di farvi pagare…magari poco all’inizio, ma fatevi sempre corrispondere qualcosa, altrimenti fate morire la professione.

Secondo te internet cosa può offrire a chi vuole diventare disegnatore ?
Uno spazio che fino a qualche anno fa nessuno era in grado di disporre. Poi, chiaramente, lo spazio disponibile non va sprecato… L’unico problema, purtroppo e che la quantità alla fine annoia!

Quali sono i tuoi futuri progetti grafici ?

Vorrei tornare alla pittura e alle illustrazioni, che ultimamente ho trascurato troppo, concentrandomi solo sulle vignette (perché più redditizie…). Non ho un progetto specifico, anche perché il panorama editoriale attuale è in forte recessione, ma mi piacerebbe riuscire ad ultimare un romanzo che ho iniziato da anni e che per diverse ragioni interrompo e ricomincio sempre daccapo.


Ringrazio Paolo Marengo per il tempo dedicato e per le preziose pillole che ci ha offerto.

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